Fibromialgia: un aiuto dalla riflessologia plantare e dal massaggio.
Si sente spesso parlare di questa condizione invalidante che colpisce prevalentemente (ma non solo) le donne (si stima almeno il 70/90% dei pazienti affetti). Ma cos’è di preciso la Fibromialgia?
Che cosa è la Fibromialgia
La fibromialgia (FM) o sindrome fibromialgica (SFM/FMS) è un disturbo caratterizzato da dolore muscoloscheletrico cronico diffuso a tutto il corpo e spesso associato ad altri disturbi: stanchezza, sonno disturbato, depressione/ansia. È una condizione cronica persistente, i muscoli in costante tensione. Spesso, la condizione riferita è quella di stanchezza e facile affaticabilità, come se i muscoli lavorassero in continuazione. Le sedi prevalentemente interessate dal dolore sono: colonna vertebrale, spalle, cingolo pelvico, braccia, polsi e cosce. La tensione muscolare provoca rigidità articolare, che può limitare i movimenti e provocare senso di gonfiore, oltre a riflettersi a livello dei tendini, che diventano dolenti nei loro punti di inserzione.
L’origine del termine “fibromialgia” deriva dal latino “Fibro” che significa tessuto fibroso, dal greco “Mio” che significa muscolo e da “Algia” che significa dolore.
Le descrizioni dei pazienti con sintomi di dolore cronico diffuso sovrapponibili a quelli della fibromialgia risalgono a secoli fa. La condizione che oggi chiamiamo fibromialgia iniziò ad essere studiata e riportata nei testi dal XVI secolo e durante il suo sviluppo storico ricevette nomi diversi tra cui: Reumatismo muscolare, Fibrosite, Fibropatia, Reumatismo psicogeno, Miastenia, Nevrastenia etc. Solo nel 1976 è stato introdotto per la prima volta il termine Fibromialgia ad opera del dottor P.K. Hench.
La causa della Fibromialgia
La causa e la fisiopatologia non sono del tutto spiegati. Una delle teorie più in voga riguarda l’aspetto genetico, ma oltre a fattori genetici entrano in gioco anche fattori neurologici (si ritiene che i meccanismi di elaborazione del dolore nel sistema nervoso centrale siano disfunzionali, non a caso i farmaci che si sono dimostrati efficaci agiscono a livello del sistema nervoso centrale), psicologici ed emotivi. Per questo motivo sarebbe opportuno, per ottenere risultati maggiori, la persona con fibromialgia, sia seguita con un approccio multidisciplinare.
Come si riconosce
La diagnosi risulta non semplice poiché si basa quasi interamente sui sintomi riportati da chi ne è affetto, l’esame obbiettivo, quali i risultati di laboratorio o gli esami di imaging (radiografie, ecografie, risonanze et cetera) non rivelano segni di infiammazione o degenerazione articolare, ossea o dei tessuti molli. Per cui ci si concentra con attenzione sulla diagnosi differenziale, per distinguere altre problematiche che potrebbero con essa. E con le possibili comorbidità con determinate patologie, specialmente quelle reumatiche (ad esempio l’artrite).
Infatti il dolore della fibromialgia è spesso accompagnato da altre condizioni dolorose, presenti anche da molti anni. Il dolore muscolare è considerato il sintomo principale, tuttavia numerosi altri segni e sintomi associati si verificano con varie percentuali di frequenza, come ad esempio:
Problemi visivi
Fatica Cefalee
Intestino irritabile
Disturbi del sonno
Disordini temporomandibolari
E le comorbidità che spesso si presentano insieme alla fibromialgia sono la depressione/ansia, artrite reumatoide, lupus e spondilite anchilosante.
La diagnosi cliniche sono controverse e le possibilità terapeutiche sono interesse di continui studi. Le attuali strategie di trattamento si basano principalmente sui cambiamenti dello stile di vita, sull’esercizio fisico, tecniche di rilassamento e sulla terapia cognitivo-comportamentale, in combinazione, in basa al caso, alla terapia farmacologica. Questi approcci mirano al miglioramento della qualità della vita controllando ed alleviando i sintomi in quanto ad oggi pare non esserci una cura decisiva.
Gli esercizi per la fibromialgia
A quanto emerso dagli studi, l’esercizio aerobico, così come quello con i pesi, sembrerebbe ridurre il dolore e migliorare la condizione fisica. L’esercizio migliora anche il metabolismo cellulare, la capacità respiratoria, aumenta la massa muscolare e aumenta l’assorbimento di ossigeno all’interno dell’organismo. È stato anche evidenziato che alcune discipline come il Taiji quan, e il Qigong e una varietà di altre terapie di movimento, sono sicure ed efficaci per ridurre i sintomi.
A questo proposito uno studio comparativo ha confrontato l’efficacia dell’esercizio aerobico supervisionato con uno di Taiji quan di stile Yang: il trattamento con Taiji, eseguito due volte a settimana per 24 settimane, sembrerebbe avere un beneficio maggiore rispetto all’esercizio aerobico.
Terapia manuale per la Fibromialgia
Alcuni studi sostengono che le mobilizzazioni articolari possono favorire la riduzione del dolore e dare sollievo, almeno nel breve termine.
La ricerca ha indagato anche gli effetti del linfodrenaggio manuale e del massaggio connettivale. La loro ricerca suggerisce che entrambe le tipologie di trattamento migliorano i sintomi della fibromialgia. Tuttavia, la terapia di linfodrenaggio manuale ha prodotto miglioramenti significativamente migliori rispetto al massaggio connettivale.
La riflessologia plantare non rientra nelle pratiche oggetto di studio, che noi sappiamo, eppure numerosi riflessologi che hanno avuto a che fare con persone con diagnosi di fibromialgia dichiarano e dimostrano che anche la pratica costante nel tempo di riflessologia plantare aiuta enormemente nella gestione e riduzione dei sintomi, poiché essa lavora in profondità, oltre a livello fisico anche a livello più “sottile”, operando un riequilibrio generale.
Conclusioni generali
Abbiamo visto che la Fibromialgia è una situazione complessa che porta ad interrogarsi su diversi aspetti, sia fisiologici e psicologici, ma dove ancora molte sono le cose da capire. Quello che ad ora è emerso e che la gestione migliore della patologia consiste in determinate attività fisiche (Taiji) e determinate terapie manuali (Linfodrenaggio e mobilizzazioni) compresa la riflessologia plantare. Riuscire ad integrarle assieme può sicuramente aumentare l’efficacia di ognuna di loro.
Per approfondire:
Fibromialgia e dolore: mappa dei punti dolenti
Differenza fra fibromialgia e dolore muscolosheletrico diffuso (VIDEO)
Esercizio fisico per ridurre i dolori da Fibromialgia (VIDEO)
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